L'opera di presa di Musi, posta in prossimità delle sorgenti del Torrente Torre, è il risultato di una radicale ristrutturazione del manufatto preesistente, risalente agli anni Trenta e rivelatosi nel tempo particolarmente sensibile agli eventi di piena, che a più riprese provocarono l'ingresso di terra e sabbia nella presa e l'intorbidimento dell'acqua nella condotta adduttrice, con la necessità di una continua clorazione. Allora a operare era l'Acquedotto Consorziale Tarcento-Buja: l'impianto di presa era costituito da una galleria filtrante posta sulla destra del Torre, nella quale l'acqua confluiva attraverso una serie di fori praticati lungo il muro longitudinale aderente al pendio. Nel 1987 il CAFC è subentrato all'Acquedotto nella gestione delle opere, diventando l'anno successivo titolare della concessione di derivazione.
L'opera attuale, realizzata tra il 1995 e il 1997, è costituita da una camera dreni verticale, del diametro di 10 metri, che raggiunge una profondità di circa 5 m sotto il livello dell'acquifero. Al suo interno sono state eseguite 21 perforazioni a raggiera che consentono il prelievo dell'acqua, distribuite su un arco di circa 120°, mentre al centro della camera è stato realizzato un pozzo profondo circa 10 m.
Le acque prelevate sono indirizzate, attraverso una tubazione in acciaio, a una vasca di raccolta che funge da dissabbiatore o direttamente, per mezzo di un by-pass, alla condotta adduttrice in partenza. A monte della vasca di carico è situato uno sfioratore superficiale che restituisce al torrente l'acqua prelevata in eccesso rispetto a quella concessa ed effettivamente necessaria. Un sistema di clorazione automatica provvede alla disinfezione dell'acqua.
Oggi la portata prelevata, pari a 78 litri al secondo, viene immagazzinata in serbatoi di carico per poi raggiungere i comuni di Buja, Tarcento e Magnano in Riviera. Grazie alla differenza di quota, l'acqua della condotta alimenta una turbina per la produzione di energia elettrica, situata a monte dell'abitato di Ciseriis.
L'impianto di Musi è situato in una zona sismica, pertanto è stato necessario prestare particolare attenzione alle caratteristiche costruttive della struttura, che ora è sicura sia nei confronti di eventuali piene sia di eventi tellurici. Per ridurre al massimo l'impatto visivo sulla vallata, la maggior parte delle opere è stata eseguita sotto il livello del terreno.