Impianti di CAFC > Biauzzo

Descrizione

L'impianto di Biauzzo è un'opera di presa a servizio del sistema acquedottistico del Basso Friuli. In un'area di 16 ettari operano 2 pozzi in cemento che raggiungono una profondità di circa 40 metri, sul cui fondo sono innestati a raggiera dei tubi drenanti orizzontali. L'emungimento dell'acqua viene effettuato attraverso 2 serie di elettropompe sommerse che consentono di prelevare in ciascun pozzo una portata pari a 1.000 litri al secondo.

È presente un serbatoio di carico del tipo pensile, dove l'acqua emunta viene immagazzinata prima della sua distribuzione. A questo si aggiunge la cabina di trasformazione dell'energia elettrica, necessaria per il funzionamento delle pompe e delle altre apparecchiature elettriche della centrale di sollevamento. In caso di assenza di energia elettrica da parte del gestore pubblico (ad es. ENEL), un gruppo elettrogeno garantisce la continuità del servizio.

Il serbatoio di carico è costituito da 2 vasche sovrapposte. La soluzione ingegneristica del doppio serbatoio pensile sovrapposto è piuttosto rara, ma efficace e funzionale. Anche la sua architettura risulta gradevole, con un impatto limitato sull'ambiente. La vasca superiore è posta a circa 40 m dal suolo, ha una capacità di 700 metri cubi e alimenta le condotte idriche verso Camino al Tagliamento, Codroipo, Bertiolo, Talmassons e Gonars. La vasca inferiore è posta a 20 m dal suolo, ha un volume di 1.400 mc e alimenta le condotte idriche verso gli altri comuni del Basso Friuli occidentale, da Varmo a Rivignano fino a Carlino, Marano e Lignano Sabbiadoro.

Conformemente a quanto previsto dalla legislazione vigente, l'acqua erogata dall'impianto viene disinfettata con una piccola percentuale di biossido di cloro. L'impianto è pure dotato, sempre a scopo preventivo, di una serie di filtri a carboni attivi per eliminare eventuali tracce di altri inquinanti (es. atrazina).

Per questo impianto il periodo più impegnativo dell'anno è l'estate quando, con l'arrivo dei turisti a Lignano, i consumi aumentano vertiginosamente. Una condotta di collegamento dall'opera di presa di Molino del Bosso garantisce un apporto supplementare tra i 130 e i 150 l/sec, per integrare le portate necessarie. Anche l'impianto di Biauzzo è completamente automatizzato ed è regolato da un sistema di telecontrollo consorziale.

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