L'acqua è una risorsa rinnovabile e teoricamente inesauribile, tra i principali costituenti degli ecosistemi e alla base di tutte le forme di vita conosciute, in grado di cambiare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e paesaggistico. L'uomo ha riconosciuto sin da tempi antichissimi la sua importanza, identificandola come uno dei principali elementi costitutivi dell'universo e attribuendole un profondo significato simbolico.
L'acqua presente sulla Terra costituisce l'idrosfera, basata su un ciclo naturale dove parte dell'acqua passa continuamente da uno stato di aggregazione all'altro. Ricopre la maggior parte della superficie terrestre: circa 3/4 di quest'ultima è costituita dagli oceani e dai mari dove si concentra il 97,3% dell'acqua, ovviamente salata. Si tratta dell'acqua che ha un contenuto di sali pari o superiore al 35 per mille (significa che in 1 kg di acqua sono disciolti almeno 35 g di sali). Il restante 2,7% è acqua dolce, distribuita nelle calotte polari e nei ghiacciai (1,8%) e nelle acque sotterranee (0,8%). L'acqua dolce superficiale, quella rappresentata dai laghi, dagli stagni e dai fiumi, corrisponde a percentuali molto piccole (dell'ordine dello 0,01% dell'acqua totale).
L'acqua dolce a disposizione per l'uso umano varia tra i 12.500 e i 14.000 kmc all'anno. La sua distribuzione sulla superficie terrestre non è uniforme, dipendendo da diversi fattori come la natura dei suoli, i venti, la latitudine, l'altitudine e la vegetazione. Pertanto, anche se potenzialmente le risorse idriche a livello globale sarebbero in grado di soddisfare i fabbisogni dell'intera popolazione mondiale, nella realtà vaste aree del pianeta (Africa, Medio Oriente, Asia orientale) sono penalizzate da una pesante e cronica carenza d'acqua. Inoltre la crescita della popolazione sulla Terra registratasi negli ultimi anni ha quintuplicato il consumo d'acqua riducendone la disponibilità pro capite. Le cause principali di questa carenza idrica mondiale vanno ricercate nei fenomeni dipendenti dai cambiamenti climatici quali l'effetto serra e la desertificazione, ma anche nel degrado della qualità delle acque dovuto all'inquinamento.
L'acqua è indispensabile alla vita, che ha la necessità del suo continuo apporto. Tutti gli esseri viventi sono costituiti da acqua in percentuale variabile dal 50% a oltre il 95% (è il caso di alcuni organismi come le meduse). L'acqua presente nell'organismo umano è pari a circa il 65%, pur variando a seconda dell'età, del sesso e del peso. Svolge una funzione determinante per l'assorbimento e il trasporto delle sostanze nutritive in tutte le parti del corpo e per l'eliminazione delle scorie prodotte nelle reazioni biochimiche. Altro ruolo fondamentale è quello che assume nella regolazione della temperatura corporea attraverso la sudorazione e della concentrazione dei sali minerali; partecipa inoltre alla digestione, favorendo il transito intestinale. Proprio perché l'acqua deve essere presente in quantità molto elevate nell'alimentazione umana viene considerata alla stregua di un macronutriente.
L'acqua è altrettanto indispensabile per la vita delle piante: serve per far circolare le sostanze nutritive e per mantenere attive le funzioni vitali delle cellule, permettendone la riproduzione e la crescita. L'acqua è presente nel terreno come soluzione in cui sono disciolti sali minerali e sotto questa forma è assorbita dalle radici. La linfa ha la funzione di trasportare i principi nutritivi in tutti i tessuti: attraverso i vasi conduttori risale lungo i tronchi e gli steli arrivando fino alle foglie, da cui l'acqua evapora contribuendo al fenomeno dell'evapotraspirazione.